Mostra realizzata in collaborazione con:
Famiglia Margini
Inaugurazione venerdi 9 ottobre, 18-22
Gallery - Cafe' & Restaurant
Via Anfossi 28, Milano
Orari: da lunedi' a sabato dalle 10:00 alle 22:00
Ingresso libero
Questo mese il Gallery Cafe' & Restaurant, in collaborazione con Famiglia Margini, presenta le evoluzioni contemporanee delle arti figurative: dai disegni tumorali di Vacon Sartirani, agli oscuri poster firmati da Marco Rea, fino alle fotografie d'infanzie rubate frutto delle esplorazioni intercontinentali di Lisa Borgiani, modificate dal gesto pittorico di Alberto Simoncini che riesce a restituire spontaneità e serenità.
La mutevolezza e' un carattere fondante del bello nei secoli e a tutte le latitudini, assume forme e tratti inaspettati. Il disegno come forma organica di interpretazione della realtà e' cio' che Vacon Sartirani ha definito negli ultimi anni come campo di ricerca nell'era del transgenico e delle bellezze al silicone.
L'utopia della perfezione come bellezza campeggia sui poster e sulle copertine glamour; le bombolette di Marco Rea la imprigionano e restituiscono all'occhio dello spettatore come un grido disperato dell'anima nel tentativo di evadere da un corpo artificiale opprimente in cui non si riconosce, delle vere trappole di bellezza.
All'estetica della perfezione fa da contraltare la realtà corrotta della povertà e dello sfruttamento subi'to in tutto il pianeta dai piccoli protagonisti delle fotografie di Lisa Borgiani, ai quali pero' Alberto Simoncini corre in soccorso nel tentativo estremo di restituire ai soggetti quel carattere infantile e di ingenua bellezza che mette in comune età e luoghi della vita in tutti i tempi.
Immagini che attraggono, respingono, catturano, sollevano, opprimono. Trasfigurazioni e metamorfosi del corpo e della mente.
Vacon Sartirani, poeta metasemantico, attore, ukulelista, nasce a Bergamo nel 1982 e nel 1994 perde il mignolo sinistro. Nel 2007 dà vita ad una febbrile serie di ritratti caratterizzati da un inconfondibile stile "tumorale", e da una pungente ironia iconoclasta, che lo porta in brevissimo tempo ad essere notato, attraverso internet, da numerose realtà italiane e internazionali legate al mondo dell'arte contemporanea. La sua carriera in questo ramo e' quindi appena iniziata.
Marco Rea nasce a Roma nel Novembre del '75. Laureando in Storia dell'arte presso la facoltà di Tor Vergata (Roma). Ha frequentato la Scuola Romana di fumetto. Tiene un corso di graffiti per ragazzi dai 13 ai 17 anni. Seguendo il forte impulso che lo spinge verso l'arte, intraprende sin da subito numerosi studi nelle discipline artistiche che lo porteranno ad altrettante esperienze nel mondo del fumetto, del writing, della scenografia teatrale ed in particolare della pittura. La sua e un'arte che esprime una personalità emozionata, in continua fibrillazione, sempre tesa alla ricerca della sua perfezione.
Alberto Simoncini e Elisa Borgiani cercano codici espressivi innovativi attraverso la fusione di fotografia e pittura. Lisa fotografa fanciulli, cattura ed esalta i tratti piu' profondi della loro personalità e l'ambiente in cui vivono, imprimendo sulla pellicola bellezza e commozione. Alberto, in arte Hal, con la pittura priva quei fanciulli degli occhi e della bocca e conduce lo spettatore ad un atto creativo - suo malgrado obbligato - per ricomporre l'immaginario inespresso. Il risultato di questi due lavori esalta l'elemento catturato dall'obiettivo accentuato dalla pittura come esasperazione dell'anima nuda e vera.
Gallery - Cafe' & Restaurant
Via Anfossi 28, Milano
Orari: da lunedi' a sabato dalle 10:00 alle 22:00
Ingresso libero
Questo mese il Gallery Cafe' & Restaurant, in collaborazione con Famiglia Margini, presenta le evoluzioni contemporanee delle arti figurative: dai disegni tumorali di Vacon Sartirani, agli oscuri poster firmati da Marco Rea, fino alle fotografie d'infanzie rubate frutto delle esplorazioni intercontinentali di Lisa Borgiani, modificate dal gesto pittorico di Alberto Simoncini che riesce a restituire spontaneità e serenità.
La mutevolezza e' un carattere fondante del bello nei secoli e a tutte le latitudini, assume forme e tratti inaspettati. Il disegno come forma organica di interpretazione della realtà e' cio' che Vacon Sartirani ha definito negli ultimi anni come campo di ricerca nell'era del transgenico e delle bellezze al silicone.
L'utopia della perfezione come bellezza campeggia sui poster e sulle copertine glamour; le bombolette di Marco Rea la imprigionano e restituiscono all'occhio dello spettatore come un grido disperato dell'anima nel tentativo di evadere da un corpo artificiale opprimente in cui non si riconosce, delle vere trappole di bellezza.
All'estetica della perfezione fa da contraltare la realtà corrotta della povertà e dello sfruttamento subi'to in tutto il pianeta dai piccoli protagonisti delle fotografie di Lisa Borgiani, ai quali pero' Alberto Simoncini corre in soccorso nel tentativo estremo di restituire ai soggetti quel carattere infantile e di ingenua bellezza che mette in comune età e luoghi della vita in tutti i tempi.
Immagini che attraggono, respingono, catturano, sollevano, opprimono. Trasfigurazioni e metamorfosi del corpo e della mente.
Vacon Sartirani, poeta metasemantico, attore, ukulelista, nasce a Bergamo nel 1982 e nel 1994 perde il mignolo sinistro. Nel 2007 dà vita ad una febbrile serie di ritratti caratterizzati da un inconfondibile stile "tumorale", e da una pungente ironia iconoclasta, che lo porta in brevissimo tempo ad essere notato, attraverso internet, da numerose realtà italiane e internazionali legate al mondo dell'arte contemporanea. La sua carriera in questo ramo e' quindi appena iniziata.
Marco Rea nasce a Roma nel Novembre del '75. Laureando in Storia dell'arte presso la facoltà di Tor Vergata (Roma). Ha frequentato la Scuola Romana di fumetto. Tiene un corso di graffiti per ragazzi dai 13 ai 17 anni. Seguendo il forte impulso che lo spinge verso l'arte, intraprende sin da subito numerosi studi nelle discipline artistiche che lo porteranno ad altrettante esperienze nel mondo del fumetto, del writing, della scenografia teatrale ed in particolare della pittura. La sua e un'arte che esprime una personalità emozionata, in continua fibrillazione, sempre tesa alla ricerca della sua perfezione.
Alberto Simoncini e Elisa Borgiani cercano codici espressivi innovativi attraverso la fusione di fotografia e pittura. Lisa fotografa fanciulli, cattura ed esalta i tratti piu' profondi della loro personalità e l'ambiente in cui vivono, imprimendo sulla pellicola bellezza e commozione. Alberto, in arte Hal, con la pittura priva quei fanciulli degli occhi e della bocca e conduce lo spettatore ad un atto creativo - suo malgrado obbligato - per ricomporre l'immaginario inespresso. Il risultato di questi due lavori esalta l'elemento catturato dall'obiettivo accentuato dalla pittura come esasperazione dell'anima nuda e vera.
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